Puppy class perché no?

Ora ve lo spiego!
gruppi di comunicazione 2.0 Barking Dogs Centro Cinofilo Roma Sud
puppy class perché no educatore cinofilo roma sud
puppy class perché no educatore cinofilo roma sud

Durante il periodo del lockdown – causato dal COVID-19 – ho continuato il mio lavoro con meeting in streaming e lezioni singole tramite video-chiamate.

Alla riapertura, diversi proprietari di cuccioli mi hanno contattata per iniziare insieme un percorso educativo.

Ritengo sia fondamentale iniziare da cuccioli con il piedi e le zampe giuste!!

Cosa c'è che non va nelle Puppy class

Prima cosa: troppi cuccioli tutti insieme

Un percorso educativo individuale è la scelta migliore per la vostra famiglia che ora si è arricchita di un nuovo componente con la coda.

Sconsiglio vivamente a tutti i neo proprietari di scegliere una Puppy class.

Le motivazioni sono diverse, ma dettate da anni di esperienza, studio e approfondimenti.

  • Con un cucciolo di cane è assolutamente vietato perdere o affrontare in modo inadeguato i diversi step evolutivi.
  • Un cucciolo di cane cresce velocemente: non solo fisicamente ma anche mentalmente.
  • Un cucciolo di cane ha bisogno di imparare le corrette informazioni date dai proprietari.
  • Un cucciolo di cane ha la sua personalità: non ce ne sono altri uguali.

La puppy class per come è strutturata non dà risposte esaustive a queste esigenze. In una classe piena di cuccioli l’educatore professionista non potrà osservare e comprendere ogni criticità o punto di forza di ogni singolo.

Il professionista educatore non potrà condividere con i proprietari tutte le indicazioni necessarie per la migliore gestione quotidiana di quel cucciolo.

Qual è la strada giusta per educare un cucciolo?

Un percorso di crescita personalizzato!
  • Solo attraverso percorsi individuali potranno essere meglio comprese tutte le esigenze specifiche di quel cucciolo e del suo gruppo familiare
  • Solo attraverso percorsi individuali è possibile evitare fraintendimenti e cattive abitudini

In questo modo la crescita del cucciolo è seguita passo dopo passo e voi – cosa non di minore importanza a mio avviso – potrete interfacciarvi con l’educatore professionista costantemente. Solo in questo modo si trovano soluzioni condivise ai diversi momenti di crescita.

Il cucciolo non necessita di un party – Puppy class – dove giocare con altri puppies!

La questione della socializzazione e della comunicazione è molto distante da una class piena di cuccioli dai 2 ai 5 mesi.

I cuccioli che fanno percorsi individuali potranno essere inseriti nei gruppi di comunicazione in modo corretto e puntuale.

I puppy party lasciamoli a chi non è un professionista dell’ educazione. I proprietari di cuccioli devono assolutamente affiancarsi  ad un professionista serio che li renderà ottime guide per il loro futuro cane adulto.

Per fare questo occorre tempo e lavoro individuale, non ci sono valide alternative – il resto è un bruciare le tappe e spesso crear danni!

Per creare una relazione serve una vita – proprio come tra di noi esseri umani – scegliete il meglio per voi e per i vostri amici a quattro zampe!

Testimonianze

L’esperienza di chi non sceglie le puppy class

Annarita, Salvatore e Rebel

find the dog perché no alle puppy class

Quando abbiamo adottato la nostra cucciola meticcia di due mesi, sapevamo che dovevamo rivolgerci a un educatore cinofilo qualificato, perché avevamo bisogno di qualcuno che ci guidasse nella crescita del cucciolo e abbiamo scelto Barking Dogs, perché volevamo imparare a capire il nostro cane, non avevamo bisogno di un cane addestrato o ammaestrato, volevamo un cane che sapesse vivere con noi e noi con lui.

Durante il percorso di educazione abbiamo scoperto l’importanza dei segnali che il cane ci invia e quelli che noi inviamo a lui, abbiamo sperimentato quante incomprensioni inevitabilmente nascono dalla comunicazione fra due specie animali diverse. Eravamo consapevoli che stavamo scegliendo la strada meno facile: instaurare un rapporto basato sulla comunicazione con il cane, ha portato a metterci in discussione e a vedere quante volte noi eravamo sicuri di fare la cosa giusta, eravamo in buona fede, e invece il cane andava in confusione perché non ci capiva, stressandosi inutilmente.

Quante volte noi abbiamo frainteso i segnali che il nostro cane tentava invano di inviarci fino a farci perdere la pazienza e pensare che avevamo adottato un cane stupido o addirittura aggressivo.

Abbiamo imparato che non tutti i cani sono uguali, come non lo sono tutti i proprietari: la relazione proprietario-cane è unica ogni volta, è sempre diversa perché i cani sono diversi fra di loro e lo stesso cane cambia durante le varie fasi della sua vita, così come si spera accada anche alle persone.

Abbiamo imparato che non esiste un manuale standard per interagire col cane, ma si punta tutto su una comunicazione dinamica e in continua evoluzione e sulla competenza di saper leggere e inviare i segnali adeguati, nel pieno rispetto del cane.
Durante questo percorso di educazione abbiamo lavorato col cane, ma soprattutto abbiamo dovuto lavorare su noi stessi, acquisendo risorse utili ad affrontare e soddisfare le nostre e sue esigenze.

Maria Teresa, Andrea e Bree

puppy class perché no educatore cinofilo roma sud

Dopo alcuni mesi dalla morte del nostro primo adoratissimo mini-bullo, un maschio di nome Balin, ci siamo detti che ci mancava un cane. E la scelta è caduta, manco a dirlo, su una mini-bulla. E così che è arrivata Bree. Francamente non pensavo che avremmo avuto bisogno di aiuto con la cucciola, dato che avevamo già esperienza con vari cani e con un mini bull terrier. Ma sin dal terzo giorno dall’arrivo si è capito che Bree era tutt’altra musica rispetto a Balin.

Un tornado canino che non sembrava rispondere a nessuno dei segnali che normalmente si usano per indicare ad un cucciolo che sta esagerando. Con Balin, nel 2003, avevamo frequentato un corso cuccioli che si era rivelato consistere in un grande prato in cui venivano lasciati i cuccioli, praticamente senza alcun controllo. E da qualche inutile e, secondo me, anche controproducente esercizio collettivo. Notai già allora che alcuni cuccioli, quelli più piccoli o appartenenti a razze meno “toste”, erano terrorizzati dalla situazione e non volevano che uscire dal campo e mi dissi “mai più”.

Così quando ho deciso che avevamo bisogno di aiuto professionale per Bree mi sono rivolta a Francesca Trani, che avevo conosciuto ai tempi di Balin e che mi aveva colpito come una persona entusiasta e preparata già allora. Francesca mi ha consigliato un percorso individuale e penso che sia stata una fortuna perché lei mi ha insegnato a vedere cose che io e mio marito, semplicemente, non vedevamo. Avevamo scelto di riprendere un cane della stessa razza, conoscendo meglio della prima volta i limiti e i pregi, e ci aspettavamo di ritrovarli in Bree.

Ma Bree non è Balin e mai lo sarà.

O magari 16 anni fa si era appena all’inizio di un percorso (Turid Ragaas aveva pubblicato pochi anni prima “I segnali calmanti”) di conoscenza di come i cani parlano tra loro e con noi, e noi non vedemmo in Balin quello che vediamo ora in Bree? Il dubbio mi è venuto. Comunque l’esperienza con questa bullina, che mai senza l’aiuto di Francesca avrei capito essere sensibilissima, lo specchio fedele del mio umore, mi ha insegnato quanto sia importante guardare davvero il tuo cane, senza pregiudizi e senza aspettative. Non è una cosa facile secondo me e serve una guida sicura. Senza Francesca forse Bree sarebbe tornata all’allevamento e sarebbe stato un fallimento molto doloroso per entrambe.

Francesca, Marco e Tokio

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Ciao noi siamo Francesca e Marco Proprietari di Tokyo, un meraviglioso cane adottato otto mesi fa.

Tokyo fa parte di una cucciolata di 5 cuccioli randagi recuperati dalle campagne quando avevano circa un mese e mezzo. Sono rimasti tutto insieme fino ai due mesi e poi sono stati affidati a varie famiglie.

Marco ed io è la prima volta che adottiamo un cane. Non sapevamo proprio da dove partire e in più la paura di sbagliare qualcosa nello svezzamento e nel l’educazione era tanta. Fortunatamente la persona che ha deciso di prendere in affido i 5 cuccioli era già proprietaria di cane e ci ha presentato Francesca.

Dobbiamo dire l’incontro con Francesca per noi è stata davvero la svolta. Essere seguiti da un professionista passo passo sia con alcuni incontri individuali o solo consulenze, ci hanno davvero rassicurato e permesso di crescere un cane equilibrato e sereno. Francesca sta aiutato a capire come relazionarci con Tokyo, capire i suoi bisogni, correggere alcuni suoi comportamenti sul nascere, modificare altre piccole abitudini, il tutto sempre rispettando al 100% il cane. Perché partire con il piede giusto quando i cani sono cuccioli e non dover correggere i loro comportamenti da adulti è sicuramente meglio per tutta la famiglia.

La nostra esperienza è super positiva, attuando i suggerimenti di Francesca abbiamo riscontrato da subito grande ricettività da parte di Tokyo che non ha mai assunto comportamenti “molesti”come distruggere la casa o fare i bisogni ovunque o non ascoltare i padroni.
È un percorso ancora lungo perché Tokyo ha solo 8 mesi, ma consiglio davvero a tutti di affidarsi a Francesca (siamo di parte!) o ad un educatore in generale perché rende più sereno il percorso di vita tra voi e i vostri amati cani.