ApprofondimentiPerché prendere un cane

Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi

Il Gattopardo –  Giuseppe Tomasi di Lampedusa

Dopo anni ed anni passati ad occuparmi  esclusivamente di cani devo constatare con profonda amarezza che tutto cambia spesso per non cambiare affatto.

Perché prendere un cane?
Non si tratta di pessimismo fine a se stesso  ma di una constatazione della realtà che circonda questo piccolo grande mondo cinofilo. Con un crescente interesse nei confronti dei cani ed una maggiore sensibilità  mi sarei aspettata una grossa diminuzione degli abbandoni e proprietari  sempre più consapevoli nei confronti della scelta di convivere con un cane per tutta la durata della sua vita.
Constatare che non c’è stato un decisivo cambio di rotta mi fa chiedere a molti proprietari da cosa o da chi siano stati obbligati nella scelta di prendere un cane. In alcuni casi un pesciolino rosso o meglio ancora mantenere la vita così com’era poteva essere l’unica scelta azzeccata.
La leggerezza e la grandissima irresponsabilità da parte di chi decide di prendere un cane nel XXI secolo è piuttosto avvilente.
Vorrei che i proprietari comprendessero che i cani hanno le loro esigenze come  esseri sensibili e senzienti. Queste esigenze sono ben precise, non si possono dimenticare ma  vanno soddisfatte e sono assolutamente personali.

Ogni cane ha infatti una propria personalità.

I cani non sono tutti uguali e quindi devono essere trattati con diverse modalità dai loro proprietari.

Pensare che la scelta di prendere un cane manterrà la vostra vita inalterata è un assunto sbagliato.

Pensare che la colpa di ogni comportamento indesiderato del vostro cane risiede nel vostro cane è irrealista. Può essere il cane: disubbidiente, stupido, aggressivo, anaffettivo, troppo attivo?

Non credete che ci sia qualcosa nel modo in cui lo fate vivere, vi approcciate a lui che rende il vostro cane un alieno da colpevolizzare ai vostri occhi?

Se i proprietari  hanno un giardino o un terrazzo, ritengono di dare al loro cane un ottima speranza di vita. Peccato che poi il cane faccia buche, distrugga tutto ciò che gli capita a tiro e magari abbai.
Sorpresa: il giardino, (o un terrazzo), non è la baby sitter del vostro cane, non lo accudirà al vostro posto, non gli insegnerà quali comportamenti sono giusti o sbagliati!

Un giardino o un terrazzo  farà sentire  il vostro cane solo, annoiato, con tanta energia e nulla di costruttivo da fare.


Se i proprietari vedono il massimo sacrificio nelle 2 o 3  uscite quotidiane stanno ancora sbagliando e sottovalutando il loro animale. Nel vostro cane c’è un animale che non è abituato a poltrire, nel vostro cane c’è energia sufficiente per camminare e andare alla scoperta di una certa porzione di territorio. L’esercizio fisico nella passeggiata attorno all’edificio per fare i bisognini è a dir poco insufficiente per un cane, soprattutto se giovane, soprattutto se curioso.
Se dietro la scelta per una determinata razza c’è da parte dei proprietari solo un principio estetico direi che non avete un grosso futuro! Un cane ha bisogno che alcune esigenze tipiche di certe razze vengano soddisfatte.
Prendere un Siberian Husky per non portarlo mai in montagna e lasciarlo correre nella neve è da pazzi!

Le razze, (o i loro incroci), rispondono a millenni di selezione effettuata, da cui nessuno può esimersi nemmeno il vostro cane.


Se i proprietari sanno di lavorare  tutti i giorni almeno 8 ore nessuno potrà occuparsi del vostro cane. Non prendetelo: rimandate ed aspettate che la vostra vita sia più regolare invece di improvvisarvi e magari prendere anche un cucciolo o un cucciolone.
Se volete diventare proprietari di cani perché avete un enorme buco emotivo e pensate che un cane possa aiutarvi perché vi amerà incondizionatamente e starà ore ed ore a farsi coccolare da voi  bisogna che capiate quanto sia egoistico quest’approccio.
Non c’è nulla di dovuto o di scontato nella convivenza con il vostro cane. Il cane non vi deve nulla. Non vi ha chiesto di essere adottato.

Siete voi che dovete informarvi, ponderare, aspettare il momento giusto e il cane giusto per il vostro tipo di vita senza dimenticare mai che si tratta di un essere vivente.

Dovrete voi modificare la vostra quotidianeità, approfittare dell’opportunità che avete di conoscere e capire un essere tanto diverso da voi ma tanto simile.

Voi proprietari dovreste avere l’intelligenza per rendere quest’esperienza di vita ricca di soddisfazioni e gioia e non di lamentele continue e abbandoni.