Fiori di Bach origini storia ed utilizzo in veterinaria
Hanno origine in Inghilterra, più precisamente nel Galles, ad opera di Edward Bach medico.
Alle prime essenze floreali studiate da E. Bach se ne sono via via aggiunte altre, sempre ad opera dello stesso medico, fino ad arrivare alle attuali 38.
Si utilizzano fiori o parti di piante, uno solo dei rimedi non è vegetale (Rock Water).
I fiori utilizzati sono raccolti in momenti precisi e sottoposti a procedimenti particolari fino ad arrivare ad una diluizione 5D (quinta decimale).
Questa è la diluizione “madre”; si utilizzano preparazioni “figlie” (2 gocce di ogni rimedio in 30 ml di acqua).
Queste erbe curative agiscono come catalizzatori per la guarigione e la reintegrazione.
Medico veterinario, laureato a Perugia nell’ottobre 1996.
Ha frequentato i corsi quadriennali della Scuola Superiore di Omeopatia Veterinaria R. Zanchi di Cortona e la Scuola di Medicina Tradizionale Cinese ed Agopuntura della città di Firenze dal 1996 al 2000.
Ha avuto l’incarico del servizio di emergenza h 24 del pubblico canile di Roma con possibilità di uso dei medicinali omeopatici e responsabilità diretta di intervento in caso di ritrovamento di fauna selvatica. Socio SIVAE (Società Italiana Veterinari Animali Esotici) e ARF (Associazione Recupero Fauna selvatica). Dal 2003 docente, presso la scuola CIMI-Koinè sezione veterinaria, nel corso di base e avanzato di omeopatia.
Dal 2005 docente al master di medicina comportamentale dell’università di Medicina Veterinaria di Pisa con argomento “comportamento di alcune specie animali esotiche”.
Vive e lavora a Roma occupandosi esclusivamente di Medicina Non Convenzionale negli animali da compagnia.