Fiori di Bach origini storia ed utilizzo in veterinaria

Hanno origine in Inghilterra, più precisamente nel Galles, ad opera di Edward Bach medico.

Alle prime essenze floreali studiate da E. Bach se ne sono via via aggiunte altre, sempre ad opera dello stesso medico, fino ad arrivare alle attuali 38.

Si utilizzano fiori o parti di piante, uno solo dei rimedi non è vegetale (Rock Water).

I fiori utilizzati sono raccolti in momenti precisi e sottoposti a procedimenti particolari fino ad arrivare ad una diluizione 5D (quinta decimale).

Questa è la diluizione “madre”; si utilizzano preparazioni “figlie” (2 gocce di ogni rimedio in 30 ml di acqua).

Secondo Edward Bach l’essenza di qualunque fenomeno risiede nel suo carattere vibrazionale.
Sono importanti non tanto le innumerevoli malattie quanto la disposizione psichica dell’individuo.

Le cause di malattia sono di natura psichica.

I Fiori di Bach in veterinaria e non tendono a ristabilire l’equilibrio emozionale dell’individuo.

Fiori di Bach in veterinaria Andrea Rettagliati per Barking Dogs

Per raggiungere la guarigione definitiva da una malattia non basta intraprendere cure dirette, rivolte solo alla nostra parte organica, ma si dovrebbe eliminare la debolezza del carattere che in quel momento ha causato la malattia.

Secondo Bach la ragione effettiva delle patologie ha origine dalla distorsione della lunghezza d’onda che si verifica nel campo energetico corporeo.

Ha definito la malattia come “solidificazione” di un atteggiamento mentale.

Queste erbe curative agiscono come catalizzatori per la guarigione e la reintegrazione.

Spesso vengono utilizzati per problemi comportamentali; riequilibrano uno stato mentale e danno una specie di spinta perché le cose tornino al loro posto, ma non creano alcun comportamento artificiale.
Fiori di Bach per cani Andrea Rettagliati per Barking Dogs

Svantaggi

Per l’utilizzo dei Fiori di Bach in veterinaria praticamente svantaggi non ce ne sono.

Se si sbaglia il tipo di fiore adatto alla situazione, non si ottiene alcun risultato, ovvero il rimedio non fa effetto.

Se viene preso da altri animali presenti in casa che non ne abbiano bisogno, non crea alcun problema.

L’unico svantaggio effettivo può essere legato al problema diagnostico della patologia e all’antropomorfizzazione degli animali o di certi loro atteggiamenti.

Vantaggi

I Fiori di Bach in veterinaria possono essere impiegati contemporaneamente a tutte le forme terapeutiche tradizionali.

Spesso l’assunzione di medicinali convenzionali può essere ridotta del 40-50% durante la terapia con fiori di Bach.

Trattandosi di una terapia di armonizzazione e purificazione sul piano psichico, consente anche un uso a livello di medicina preventiva.

DOTT. ANDREA RETTAGLIATI

Andrea Rettagliati - Medico Veterinario - Medicina Non Convenzionale negli animali da compagnia

Medico veterinario, laureato a Perugia nell’ottobre 1996.
Ha frequentato i corsi quadriennali della Scuola Superiore di Omeopatia Veterinaria R. Zanchi di Cortona e la Scuola di Medicina Tradizionale Cinese ed Agopuntura della città di Firenze dal 1996 al 2000.
Ha avuto l’incarico del servizio di emergenza h 24 del pubblico canile di Roma con possibilità di uso dei medicinali omeopatici e responsabilità diretta di intervento in caso di ritrovamento di fauna selvatica. Socio SIVAE (Società Italiana Veterinari Animali Esotici) e ARF (Associazione Recupero Fauna selvatica). Dal 2003 docente, presso la scuola CIMI-Koinè sezione veterinaria, nel corso di base e avanzato di omeopatia.
Dal 2005 docente al master di medicina comportamentale dell’università di Medicina Veterinaria di Pisa con argomento “comportamento di alcune specie animali esotiche”.

Vive e lavora a Roma occupandosi esclusivamente di Medicina Non Convenzionale negli animali da compagnia.