Dopo alcuni mesi dalla morte del nostro primo adoratissimo mini-bullo, un maschio di nome Balin, ci siamo detti che ci mancava un cane. E la scelta è caduta, manco a dirlo, su una mini-bulla. E così che è arrivata Bree. Francamente non pensavo che avremmo avuto bisogno di aiuto con la cucciola, dato che avevamo già esperienza con vari cani e con un mini bull terrier. Ma sin dal terzo giorno dall’arrivo si è capito che Bree era tutt’altra musica rispetto a Balin.

Un tornado canino che non sembrava rispondere a nessuno dei segnali che normalmente si usano per indicare ad un cucciolo che sta esagerando. Con Balin, nel 2003, avevamo frequentato un corso cuccioli che si era rivelato consistere in un grande prato in cui venivano lasciati i cuccioli, praticamente senza alcun controllo. E da qualche inutile e, secondo me, anche controproducente esercizio collettivo. Notai già allora che alcuni cuccioli, quelli più piccoli o appartenenti a razze meno “toste”, erano terrorizzati dalla situazione e non volevano che uscire dal campo e mi dissi “mai più”.

Così quando ho deciso che avevamo bisogno di aiuto professionale per Bree mi sono rivolta a Francesca Trani, che avevo conosciuto ai tempi di Balin e che mi aveva colpito come una persona entusiasta e preparata già allora. Francesca mi ha consigliato un percorso individuale e penso che sia stata una fortuna perché lei mi ha insegnato a vedere cose che io e mio marito, semplicemente, non vedevamo. Avevamo scelto di riprendere un cane della stessa razza, conoscendo meglio della prima volta i limiti e i pregi, e ci aspettavamo di ritrovarli in Bree.

Ma Bree non è Balin e mai lo sarà.

bree mini bull terrier educazione centro cinofilo roma sudO magari 16 anni fa si era appena all’inizio di un percorso (Turid Ragaas aveva pubblicato pochi anni prima “I segnali calmanti”) di conoscenza di come i cani parlano tra loro e con noi, e noi non vedemmo in Balin quello che vediamo ora in Bree? Il dubbio mi è venuto. Comunque l’esperienza con questa bullina, che mai senza l’aiuto di Francesca avrei capito essere sensibilissima, lo specchio fedele del mio umore, mi ha insegnato quanto sia importante guardare davvero il tuo cane, senza pregiudizi e senza aspettative. Non è una cosa facile secondo me e serve una guida sicura. Senza Francesca forse Bree sarebbe tornata all’allevamento e sarebbe stato un fallimento molto doloroso per entrambe.

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