Omeopatia veterinaria la storia e le origini

Il filone originario dell’omeopatia nasce in Germania ad opera del medico Samuel Hahnemann (1755-1843), in seguito ci sono state varie evoluzioni ed interpretazioni.

Ad oggi, ci sono tre diversi sistemi applicativi dell’omeopatia classica:

  • omeopatia unicista
  • pluralista
  • complessista

Il principio dell’omeopatia si basa sul fatto che sostanze somministrate all’uomo sano (sperimentazione) producono gli stessi sintomi che sono in grado di guarire nell’uomo ammalato (terapia) ossia simili similibus curentur.

I sintomi rilevati con la “sperimentazione” corrispondono a raggruppamenti di sintomatologie che poi si possono poi ritrovare per analogia nei pazienti ammalati.

Non esistono malattie ma ammalati, poiché ognuno di essi differisce dall’altro anche solo di poco, nei sintomi.

Somministrando una sostanza con i “sintomi sperimentali più simili” e preparata con particolari procedimenti chimico fisici, si ottiene la guarigione globale del paziente.

Un ripristino dell’equilibrio completo del sistema biologico.

L’omeopatia veterinaria si può applicare per ogni tipo di patologia medica (non per quelle chirurgiche ad esempio), nel rispetto dei suoi principi fondamentali.

Importante sempre giungere ad una diagnosi allopatica corretta, e valutare l’evoluzione della patologia nel rispetto della globalità dell’individuo.
Omeopatia veterinaria Andrea Rettagliati per Centro Cinofilo Barking Dogs Roma Sud

Svantaggi

Pensare di trovare nell’omeopatia la risoluzione e la panacea a tutti i mali.

Ricorrere all’omeopatia senza avere una diagnosi clinica corretta.

Il fai da te delle persone che la conoscono attraverso manualetti (è il medico che applica la medicina, Omeopatia ed Agopuntura sono Atti Medici).

Sperimentazione di un rimedio preso troppo a lungo.

Insorgenza di sintomi di malattie pregresse dovuta alla terapia omeopatica.

Visita omeopatica unicista lunga.

Vantaggi

L’omeopatia veterinaria come quella pediatrica o meglio neonatale confuta l’effetto placebo

Non esiste effetto residuale o impatto ambientale (grossi allevamenti).

Cura globale dell’individuo.

Instaurasi di un colloquio tra medico e proprietario.

Massima attenzione al paziente come individuo e non come numero.

Medicina preventiva.

DOTT. ANDREA RETTAGLIATI

Andrea Rettagliati - Medico Veterinario - Medicina Non Convenzionale negli animali da compagnia

Medico veterinario, laureato a Perugia nell’ottobre 1996.
Ha frequentato i corsi quadriennali della Scuola Superiore di Omeopatia Veterinaria R. Zanchi di Cortona e la Scuola di Medicina Tradizionale Cinese ed Agopuntura della città di Firenze dal 1996 al 2000.
Ha avuto l’incarico del servizio di emergenza h 24 del pubblico canile di Roma con possibilità di uso dei medicinali omeopatici e responsabilità diretta di intervento in caso di ritrovamento di fauna selvatica. Socio SIVAE (Società Italiana Veterinari Animali Esotici) e ARF (Associazione Recupero Fauna selvatica). Dal 2003 docente, presso la scuola CIMI-Koinè sezione veterinaria, nel corso di base e avanzato di omeopatia.
Dal 2005 docente al master di medicina comportamentale dell’università di Medicina Veterinaria di Pisa con argomento “comportamento di alcune specie animali esotiche”.

Vive e lavora a Roma occupandosi esclusivamente di Medicina Non Convenzionale negli animali da compagnia.