Chi fa da sé fa per tre. E chi fa per gli altri in quale misura fa per sé?
E se questi altri, poi, fossero i cani? I cani di " proprietà" o i cani vaganti o i cani nei canili?
Quanto di quello che si fa è realmente per loro?
Quando un proprietario non esce neanche un paio d’ore per non lasciare il cane solo è davvero in nome dell’amore per il proprio cane?
Sbrigarsi perché il cane deve fare tre ore consecutive di parco chi rende felici?
Fermiamoci a riflettere sui gesti o le consuetudini quotidiane: sono dettate sinceramente dai reali bisogni del cane?
L’ego umano si sa è qualcosa di spropositato di cui si può diventare facilmente schiavi.
Perché non provare, quindi, ad ascoltare i bisogni dei cani?
Zero pregiudizi ma osservazioni di ciò che rende un cane sereno.
Potremmo scoprire che il cane se resta a casa solo un paio d’ore dorme e si riposa.
Di stare tre ore al parco non ha voglia anzi quelle tre ore potrebbero rappresentare un disagio per molti cani.
Un cane che vaga in aperta campagna può avere desiderio di essere preso e messo in una gabbia di un canile per anni?
Il cane nelle campagne sa badare a se stesso e questo è un fatto che l’uomo senza pregiudizi può facilmente verificare.
Potrebbe avere bisogno dell’aiuto umano solo in caso di una malattia.
Dovrà però tornare nei suoi luoghi, perché il suo bisogno è la libertà e quei luoghi sono la sua casa.
Non devono esserci gabbie nel suo destino, non costruiamole!
C'è da riflettere!
Quanto sia vicino al sentire animale l’animalismo?
Piuttosto non rappresenta una bandiera da dimostrare al mondo degli umani?Puoi essere veg o tex- mex ma non è questo di cui hanno bisogno.
I cani non hanno bisogno di etichette!
Hanno bisogno di Ascolto o se vogliamo dirla tutta di Rispetto.
