Io Me Ne Occupo Canile Comunale di Roma La Muratella

1 MAGGIO 2016

Scade la convenzione tra il Comune di Roma e il vecchio gestore del canile Muratella, né il nuovo affidatario, né il Comune stesso, prendono il carico della gestione della struttura.

Gli ex lavoratori sono ormai da quattro giorni sull’arco di Giano per protesta e richiesta di un incontro con il sindaco Virginia Raggi. Seguiamo quasi in diretta la loro lotta sulla nostra pagina Io Me Ne Occupo e l’attesa.

Barking Dogs è solidale con tutti i lavoratori di “Io Me Ne Occupo
Dedichiamo questo spazio per fare informazione, per far capire appieno come questa amministrazione comunale abbia tradito la fiducia che i cittadini tutti avevano riposto in lei. Cambiare tutto per non cambiare nulla: emblema della politica italiana!

STATO ATTUALE
Fonte pagina FB ufficiale di “Io Me Ne Occupo”

IoMeNeOccupo ex lavoratori canile Muratella Roma

20 Gennaio 2017

STATO ATTUALE
Fonte pagina FB ufficiale di “Io Me Ne Occupo”

IoMeNeOccupo ex lavoratori canile Muratella Roma

19 GENNAIO 2017
Le colline hanno gli occhi 

Vi chiediamo, per chi avrà voglia, di avere la pazienza di leggere fino alla fine questo post, perché non sarà breve, ma è arrivato il momento di calare le carte.
Intanto ricordate queste parole: “Aveva 16 anni, ci sta” e “Muoiono tanti cani”. Torneranno più avanti. Inoltre nel post risponderemo anche al comunicato di Foof/Rifugio Agro Aversano Srl Insomma tante cose e tanto schifo.
Come indicato nel comunicato di ieri, oggi avremmo dovuto avere incontro politico-tecnico presso il Dipartimento Ambiente con tutta una serie di soggetti di cui ci siamo onestamenti stancati di scrivere il nome e il ruolo poiché inutili e privi di spessore morale ed etico ma il dovere di cronaca ci impone di nominarli per rendere chiaro il tutto. Andiamo con ordine.
L’ incontro politico-tecnico si sarebbe dovuto svolgere alle ore 12 presso il Dipartimento Ambiente. Luogo e orario ci sono stati comunicati e confermati da Danile Diaco (Presidente Comm.ne Ambiente) nella giornata di ieri, mercoledi 18 gennaio.
Alle 12 siamo dunque a Circonvallazione Ostiense 191. Non si vede nessuno. Concediamo quindi il quarto d’ora accademico. Passati i 15 minuti proviamo a contattare telefonicamente il Dott. Pelusi. Dapprima ci risponde che si trova in assessorato (Porta Metronia), poi sempre nel corso della stessa telefonata apprendiamo che ha l’influenza e quindi non è presente. A quel punto capiamo 2 cose fondamentali:
1) il potere dei virus che aggrediscono sine pietas nel giro di pochissimi secondi le difese immunitarie
2) qualcosa non torna
Proviamo quindi a contattare Daniele Diaco: telefono spento. Ci arriva dopo un minuto un messaggio del Presidente delle Commisione Ambiente (sempre lui, sempre Diaco) che ci comunica che incontro è in assessorato e non al dipartimento. Appena ricevuto il messaggio proviamo a contattarlo telefonicamente per capirci qualcosa: cellulare spento. A quel punto capiamo 2 cose fondamentali:
1) il potere dello spegnimento automatico degli smartphone
2) qualcosa non torna
Riceviamo quindi un altro messaggio sempre da Daniele Diaco che ci comunica di andare in assessorato per fare l’incontro. E vabene. Scendiamo le scale, ci accingiamo verso l’uscita del dipartimento ma ecco che arriva un nuovo sms: Daniele Diaco (ma dai?!) ci ri-comunica che incontro è al dipartimento e che sarebbero arrivati con un ritardo di 20/30 minuti. Tutto questo alle 12.20. Aspettiamo il loro arrivo. I 20/30 minuti di ritardo cominciano a dilatarsi. Alle ore 13.45 decidiamo di lasciare il dipartimento e andarcene perchè riteniamo offensivo e poco consono per un’ amministrazione, presentarsi con più di un’ora di ritardo ad un tavolo che avrebbe dovuto essere risolutivo per la salvaguardia occupazionale. Nel piazzale del dipartimento incrociamo Diaco e la Dott.ssa Rosalba Matassa. Diaco si scusa per il ritardo, Matassa no. Succede anche nelle migliori famiglie di avere alcuni figli un po maleducati. Raccontiamo quindi a Diaco quello che è successo ieri (ricordate il post in cui abbiamo parlato dell’Ispettorato del Lavoro? Il fuggi fuggi generale tipo balletto di Heater Parisi fatto dai lavoratori di Agro Aversano Srl per non farsi vedere dagli ispettori? La morte del cane Lupa? Potete rileggere tutto nel nostro report intitolato Run run run).
Daniele Diaco alle nostre logiche e giuste proteste sul fatto che questa Amministrazione a guida Raggi sta di fatto avallando condizioni di lavoro poco trasparenti e probabilmente un filino illegali (ma giusto un po, vista la fuga disperata effettuata più volte nell’arco della mattinata da parte dei lavoratori del gestore privato che per seguire i loro istinti da runner, hanno lasciato i cani soli mentre erano all’esterno della struttura o nascosti stile scena iniziale di Inglourious Basterds) ci risponde: “Ho parlato con l’ispettore. Mi ha detto che era tutto a posto”. A quel punto capiamo 2 cose:
1) per fare il politico è fondamentale seguire un corso di recitazione basato sul metodo Stanislavskij ( la rielaborazione a livello intimo )
2) qualcosa non torna
Caro Danile Diaco, come può un funzionario dell’Ispettorato del Lavoro, averLe detto che era “tutto a posto” se hanno dovuto inseguire i lavoratori che sono scappati? Come può averLe detto “tutto a posto” se hanno richiesto intervento della Polizia di Roma Capitale presente nella struttura? Come può averLe detto che era “tutto a posto” se i lavoratori che sono scappati e/o si sono nascosti, sono stati poi convocati dagli ispettori? E sopratutto caro Daniele Diaco, ma se era “tutto a posto”, per quale folle ed inspiegabile motivi i lavoratori del Rifugio Agro Aversano Srl si sono allontanati dalla struttura tutti insieme o singolarmente durante l’orario di lavoro?
Mettiamola così: se di fronte a un posto di blocco delle forze dell’ordine la macchina a cui viene intimato l’alt tira dritto, non si ferma e scappa, secondo Lei in quel caso il carabiniere o il poliziotto le diranno “tutto a posto”? No, per capire. Perchè magari abbiamo concetti diversi di legalità.
Abbiamo poi ricordato sempre a Daniele Diaco (gli altri soggetti presenti sulla scena a quel punto avevano già fatto 2,3 passi indietro in modo molto coraggioso e responsabile lasciando al Presidente Comm.ne Ambiente il proscenio) che gli accordi presi ieri con lui e Pelusi erano stati totalmente spazzati via. Infatti prevedevano che il gestore privato avrebbe contattato per un regolare colloquio, gli ex-lavoratori presenti in una lista che avevamo compilato e consegnato ai responsabili di Agro Aversano Srl. Lista che conteneva i nominativi di tutte e tutti quei lavoratori che oltre agli anni di regolare servizio, si erano spesi nell’autogestione del canile Muratella in questi 8 mesi. Nell’arco della mattinata però eravamo venuti a sapere che Agro Aversano Srl stava reclutando soggetti esterni al canile e/o individui che da mesi non mettevano più piede nella struttura o appartenenti ad un’ unica sigla sindacale. Abbiamo quindi esposto a Daniele Diaco la nostra rabbia per l’ennesima presa per il culo che questa amministrazione ci ha voluto donare. Ci ha risposto: “Il gestore sta contattando i nominativi presenti sulla lista”. Lì è scattato il naso da clown e il fiore di plastica sull’occhiello della giacca che spruzza acqua. Musica. Sipario.
Mentire è lecito. Ma bisogna saperlo fare. E’ un lavoro difficile, particolare. Emana un odore tutto suo la menzogna. E noi come abbiamo già avuto modo di dire, siamo cresciuti in mezzo a centinaia di cani. Fiutiamo tutto. Anche a metri di distanza.
Tana libera tutti.
Il punto massimo di schifo è stato quando abbiamo chiesto a Daniele Diaco e Rosalba Matassa se avessero saputo della morte del cane Lupa(avvenuta per torsione dello stomaco, ma se quel cane fosse stato visto prima e portato immediatamente in ambulatorio, si sarebbe salvata) le risposte sono state le seguenti:
Daniele Diaco: “Aveva 16 anni, ci sta”
Rosalba Matassa: “Muoiono tanti cani..”
A quel punto abbiamo capito 2 cose:
1) le banalità non muoiono mai
2) vergognatevi
Ce ne siamo andati. Cosa altro avremmo dovuto fare di fronte a tanto schifo? (noterete che il termine torna frequentemente parlando di determinati soggetti)
N.B. Assessore Pinuccia Montanari: non pervenuta.

Arriviamo ora al comunicato di Foof / Rifugio Agro Aversano Srl (potete trovarlo sul loro profilo Facebook, non lo postiamo per motivi di spazio e di decenza):
– le “gabbiette” di cui parlano nel comunicato sono i carrelli. Nei quali è vero che si trovano i cani ma manca un piccolo particolare: quando la ASL ordina l’ingresso di cani vaganti, feriti o malati, una volta arrivati in canile vengono sistemati nei carrelli in attesa di essere visitati e immatricolati. Dopodichè gli EDUCATORI li trasferiscono nelle gabbie. Quindi se vi ritrovate cani nei carrelli, probabilmente vi siete persi l’educatore. Avvisatelo che l’Ispettorato del Lavoro se ne è andato, magari rientra.

– le autorizzazioni sanitaria sono indicate correttamente. Peccato che non le stabiliamo noi ma la ASL

– reparto isolamento cuccioli. Magari. Lo dica alla ASL idem per la zona contumaciale . Sa perchè tutto questo non c’è? Perchè Muratella non è un canile sanitario e la ASL non ha una lira (anni fa). Oggi non ha un euro ma la sostanza non cambia

– cucciolate morte. Foof /Rifugio Agro Aversano Srl potrebbe essere cosi gentile da indicarci quali e quando si sono verificate queste “cucciolate morte”? Forse converrebbe chiedere ad una sua attuale dipendente, poiché la cucciolata deceduta si è verificata nel suo settore: in modo del tutto arbitrario ha separato la madre dai cuccioli, nonostante avessero meno di 60 giorni e quindi non ancora terminato l’allattamento

– abbiamo dato in adozioni cani che associazioni animaliste accreditate, hanno sequestrato per maltrattamenti e hanno affidato a noi durante l’autogestione. Tornando successivamente in canile a verificare come stessero quei cani, le associazioni hanno riconosciuto un miglioramento fisico e comportamentale di quell’animale

-adozioni. Sul numero delle adozioni da Voi indicato nel comunicato ci permettiamo solo di dire che si trattava del ritiro del cane. Ovvero adozioni che erano GIA’ state fatte da noi, attraverso tutto il percorso con il personale delle adozioni e gli educatori. Ad altre invece mancava la prova di compatibilità. Quindi adozione fatte dagli ex lavoratori. No perchè altrimenti siamo tutti bravi a giocarcela con i numeri degli altri.

– cani negli uffici. Sono stati messi perchè anziani o con patologie incompatibili con la permanenza in gabbia, per tutelarli dal freddo. Noi riteniamo sia giusto tutelarli dal freddo. Noi.

Sulle foto dei cani
ALMA: sospetto leishmania, i veterinari ASL erano in attesa di avere i risultati delle analisi
SLATAN: entrato come ADP per problemi comportamentali di aggressività.
OLAF: privo di patologie, non è vero che sia magro. E’ seguito da adottanti a distanza (tra cui bambini) che vengono circa 2 volte a settimana a trovare il cane.
DEVIL: non ha patologie, probabilmente gli è stato dato il cibo sbagliato. Curioso perchè i suoi croccantini sono davanti la gabbia. Viene regolarmente portato fuori dai volontari
LUPA: il giorno del decesso del cane, nel settore era presente l’operatore che se ne “occupava” già da prima, uno dei suoi dipendenti, uno dei fuggitivi.
Per ultima cosa Vi mostriamo un documento firmato da un’ etologa ASL presente in canile. Leggetela. Per vostra informazione e per capire che a volte tacere, è la cosa migliore da fare quando non si conoscono le cose e si improvvisano attacchi mediatici.

Ci scusiamo per la lunghezza di questo post. Ci fermiamo qui nello scrivere. Ma non ci fermiamo per quanto riguarda questa lunga lotta. Perchè cara amministrazione di Roma Capitale, tecnici e politici ci sentirete esprimere lo schifo di tutto questo in ogni strada e piazza, sottoterra e in aria. Ovunque avremo uno spazio dove infilarci non rinunceremo a gridare ancora e sempre di più quanto siete squallidi e identici a tutta la vecchia politica. Forse anche peggio. Ogni giorno per noi sarà una risorsa, per voi un fallimento.
Saremo il raggio di sole fastidioso che non vi farà fotografare quella che vorreste far passare come una bella immagine. Avremo sempre qualcuno che vi urlerà contro che nulla ma proprio nulla è legale, trasparente e onesto in tutto questo che VOI avete contribuito a creare e che porta la vostra firma.
Ci sarà sempre qualcuno che urlerà per noi. Ci sarà sempre qualcuno che abbaierà per noi.
Noi abbiamo quello che voi non avrete mai: dignità e forza.
Non lasceremo indietro nessun animale e nessun lavoratore.
E ci dispiace per voi, ma non abbiamo paura.

La parola fine non è ancora stata scritta.

A riveder le stelle

Ex Lavorat* Canile Muratella

P.S. Siamo cani sciolti. Accettatelo e infilatevi giù nello stomaco i vostri spasmi verbali e mentali su AVCPP, affidamenti diretti, 15 anni di illegalità, “chi vi manda” e masturbazioni mentali varie che non ci riguardano e che non abbiamo contribuito ad alimentare, produrre e determinare.

STATO ATTUALE
Fonte pagina FB ufficiale di “Io Me Ne Occupo”

IoMeNeOccupo ex lavoratori canile Muratella Roma

18 GENNAIO 2017
Run run run

Oggi per i cani e i gatti del canile comunale Muratella, è stata una giornata difficile. Forse anche più di ieri. Non possiamo inziare in altro modo questo nostro report.
A chi sta già scaldando la lingua per pronunciare la solita litania “strumentalizzate le situazioni”, rispondiamo che davvero ci siamo stancati di questo gioco che offende l’intelligenza di oltre 50 persone e di tutta quella parte di città che ci segue da mesi.
Sedetevi perchè c’è da perdere i sensi.
Stamattina alle 7 eravamo in canile per un incontro con il Capo Dipartimento Ambiente, Dott. Pelusi e il Presidente Commissione Ambiente, Daniele Diaco. Incontro di cui parleremo dopo. Durante la mattinata arriva nella struttura un gruppo di persone che si qualifica come Ispettorato del Lavoro. Vengono verso di noi e ci spiegano che devono raccogliere testimonianze su questi 8 mesi che ci hanno visto portare avanti il canile, attraverso l’autogestione, mentre l’amministrazione di Roma Capitale (per par condicio citiamo le due giunte che si sono alternate in quel periodo: Tronca, Raggi) dormiva ad occhi aperti o sognava ad occhi chiusi abbandonando la struttura giorno dopo giorno e parandosi dietro al fatto che eravamo (secondo loro) occupanti. Abbiamo già spiegato questo aspetto. La domanda è sempre quella: perchè non siamo stati sgomberati come previsto in situazioni come queste? Bene, proseguiamo.
L’ispettorato del Lavoro comincia a convocarci uno dopo l’altro per raccogliere le nostre dichiarazioni. Improvvisamente dalle finestre vediamo crearsi di fronte a noi una scena madre, degna di “Pierino medico della Saub” e figlia dell’Italia più triste che spesso vediamo nei tg.
Alcuni lavoratori del Rifugio Agro Aversano cominciano ad allontanarsi in gruppo o singolarmente dall’ area gabbie, dirigendosi verso un luogo ipotetico e immaginaro, con evidenti segnali di disagio e difficoltà relativi ad una situazione per noi, non chiara fino a in quel momento.
Poi improvvisamente tutte e tutti capiamo: si stanno allontanando in quel modo perchè nel canile è presente l’Ispettorato del Lavoro. Infatti notiamo lavoratori (in divisa) all’esterno della struttura, in attesa al chiosco dei panini su Via della Magliana. Altri chiusi in macchina, sempre fuori dal canile. Persone che utilizzavano i passaggi laterali. Percorsi alternativi, sfruttando anche il parcheggio coperto. Stavano scappando. Affinchè l’Ispettorato del Lavoro non potesse vederli. Tutto questo non in un tempo immaginario, ma durante quello che doveva essere l’orario di lavoro. Lasciando soli i cani. E questo non lo accettiamo. Non lo accettiamo e ci fa schifo. Schifo come il fatto che di onesto, trasparante e legale non c’è nulla in quello che è successo oggi 18 Gennaio, in una struttura pubblica di proprietà del comune di Roma, al cui interno erano presenti rappresentanti dell’amministrazione, tecnici e politici. Mentre raccontavamo ai dipendenti dell’Ispettorato del Lavoro quello che abbiamo fatto in 8 mesi, vedere queste squallide scene da caporalato che trasudano ignoranza e inciviltà, ci ha dato l’ulteriore conferma che siamo e saremo nel giusto.
Dalla parte giusta, sempre. Indipendentemente da come finirà questa lunga storia. Per certi versi anche d’amore.
Non sappiamo quali saranno gli esiti di ciò che è accaduto stamattina ma una cosa è certa: siamo anni luce distanti, a livello di dignità e coerenza, da tutti i soggetti che hanno reso possibile una cosa del genere. Zavattini avrebbe gioito per tanto neorealismo contemporaneo.
Ma non è finita qui. Purtroppo. Oggi un cane è morto. Attenzione. Chiariamo subito un punto fondamentale proprio perchè non “siamo mandati da nessuno” e perchè noi, seppur non avendolo mai usato come mantra, siamo sempre stati trasparenti e così faremo anche adesso. Il cane è deceduto causa torsione dello stomaco. Una patologia che putroppo, può colpire diversi cani. Il problema è che se quel cane fosse stato visto prima e portato immediatamente in ambulatorio, domani sarebbe ancora una delle tante sfortunate in gabbia. Invece è stata solo sfortunata. Lupa.
Ma qui la buona o cattiva sorte c’entrano poco. Il problema è quello che abbiamo sempre detto per 9 mesi e continuiamo a dire: questo bando non tiene conto del benessere animale perchè riduce drasticamente il numero dei lavoratori all’interno della struttura, di conseguenza la possibilità di seguire con piena attenzione gli animali, cessa di esistere. Il servizio viene erogato dai lavoratori. Non da presenze mistiche mandate dal dio Thor. Sono donne e uomini che hanno scelto questo lavoro e hanno la professionalità, l’esperienza e la capacità per farlo.
Chiudiamo brevemente con il Punto di Primo Soccorso gatti. Lavoro gratuito. Fine.
Torniamo all’incontro di stamattina. Ci è stata data la conferma del tavolo politico-tecnico di domani.
Noi contiamo sul fatto che si possa mettere un punto . Ripartire dalla possibilità di avere un piano chiaro per il futuro dei canili. Con uno scopo preciso e degli obiettivi da raggiungere in un tempo assolutamente e necessariamente breve. Gli animali non possono più aspettare e noi non abbiamo intenzione di cedere, sopratutto dopo quello che è successo oggi.
Siamo stanchi, tristi, amareggiati, arrabbiati, delusi, a pezzi, ognuno con le sue difficoltà quotidiane e personali. Si, è vero. Ma non abbiamo mai detto che sarebbe stato facile.
«Impossibile è solo una parola pronunciata da piccoli uomini che trovano più facile vivere nel mondo che gli è stato dato, piuttosto che cercare di cambiarlo. Impossibile non è un dato di fatto, è un’opinione. Impossibile non è una regola, è una sfida. Impossibile non è uguale per tutti. Impossibile non è per sempre»
Muhammad Alì

Nessun* deve rimanere indietro.
Ex Lavorat* Canile Muratella

STATO ATTUALE
Fonte pagina FB ufficiale di “Io Me Ne Occupo”

IoMeNeOccupo ex lavoratori canile Muratella Roma

18 GENNAIO 2017
– Epilogo? versione 1.0

Si è conclusa questa giornata estremamente difficile, folle per certi versi e complessa da raccontare in poche righe, ma lo faremo nelle prossime ore.
Intanto un breve aggiornamento: domani si svolgerà un incontro per garantire all’interno del canile, la nostra presenza e tutte le professionalità che da 15 anni, hanno garantito il benessere animale, indipendentemente dal bando pubblicato e assegnato.
Inoltre ci sarà l’apertura di un tavolo tecnico, finalizzata al mantenimento dei livelli occupazionali, attraverso un percorso da concordare con l’amministrazione di Roma Capitale.
Grazie a tutte le persone che anche oggi, in un momento estremamente complesso, sono state al nostro fianco, vicino a noi, senza mai abbandonarci, sostenendoci con una forza straordinaria. Grazie.

Nessun* deve rimanere indietro.

Ex Lavorat@ Canile Muratella

17 GENNAIO 2017
– Epilogo?

Ci stanno cacciando. Questa mattina il nuovo gestore dei canili comunali, insieme alla questura e al comune di Roma, ci hanno intimato di lasciare il canile. Questa è la democrazia a 5stelle. Questa è la trasparenza e la partecipazione, cacciare i lavoratori e dare in mano i canili a chi, fino a ieri, è stato accusato dallo stesso movimento di non garantire il benessere degli animali.

#IoMeNeOccupo
Ex Lavorat@ Canile Muratella

STATO ATTUALE
Fonte pagina FB ufficiale di “Io Me Ne Occupo”

IoMeNeOccupo ex lavoratori canile Muratella Roma

11 GENNAIO 2017
La politica del dire (M5S) e del NON FARE (M5S)

Ieri 10 dicembre si è svolto il terzo tavolo politico, denominato cabina di regia, per trovare soluzioni ad una situazione che vede al momento circa 100 lavoratori licenziati nei due Canili di proprietà di Roma Capitale. Come nelle precedenti riunioni, il tavolo è stato inconcludente, senza alcuna proposta concreta, ma dato che al peggio non c’è mai fine, questa volta la riunione politica si è svolta senza nessun rappresentante dell’amministrazione. Infatti l’Assessore Pinuccia Montanari, dopo appena 30 minuti di riunione è andata via per altri impegni, e ci siamo ritrovati a cercare soluzioni senza la presenza della parte politica che fosse in grado di legittimare tutte le proposte. Ma non solo, il colpo di grazia è arrivato verso le 19.30, quando il nuovo gestore ha mandato la seguente comunicazione alle sigle sindacali:
Spett.le Ispettorato,
in riferimento alla convocazione pervenuta si precisa che non ricorrono le condizioni di subentro del personale per cambio di appalto, sia perché non previsto dal settore sia perché non previsto dal bando di gara. La nostra offerta prevede un organizzazione per numero e qualifica professionale differente dalle precedenti gestioni. Già abbiamo una struttura d’impresa con un organizzazione che può garantire una gestione del servizio senza nuove assunzioni. Qualora, in futuro, si presentasse la necessità, potremmo valutare la selezione di alcuni ex dipendenti.
Cordiali saluti — RIFUGIO AGRO AVERSANO S.r.l.

Altro che clausola sociale, il nuovo gestore si sta preparando a fare tabula rasa degli ex-lavoratori, dimostrando ancora una volta l’inconsistenza di questa amministrazione che non è neanche in grado di vigilare sulla regolarità del cambio appalto, più tutti gli altri numerosi elementi di criticità che stiamo segnalando da mesi e che abbiamo ancora una volta riportato all’incontro di ieri in dipartimento.

Chiediamo quindi un incontro urgente con tutti i consiglieri comunali e con l’assessore Pinuccia Montanari per chiedere ancora una volta il ritiro di questo bando, che non garantisce in nessun modo ne il benessere animale ne la salvaguardia occupazionale.

#IoMeNeOccupo
Ex Lavorat@ Canile Muratella

STATO ATTUALE
Fonte pagina FB ufficiale di “Io Me Ne Occupo”

IoMeNeOccupo ex lavoratori canile Muratella Roma

Per rimanere aggiornati

Pagina FB ufficiale

7 GENNAIO 2017
Nessuno deve rimanere indietro.

Ringraziamo tutte e tutti i cittadini che in questi mesi hanno sostenuto la campagna #IoMeNeOccupo, attraverso donazioni per l’acquisto di cibo, medicine e materiale sanitario. Con il vostro fondamentale e prezioso sostegno, siamo riusciti ad andare avanti per 9 mesi di autogestione. Come già comunicato, il bando per la gestione dei canili è stato assegnato ad una Srl e il Comune di Roma ha dichiarato che si occuperà (dopo 9 mesi) dei cani e dei gatti presenti nella struttura. Per una questione di onestà e correttezza, comunichiamo che chiuderemo il conto corrente e non prenderemo più donazioni finalizzate al mantenimento degli animali di Muratella.

La parte restante dei soldi della campagna, verrà utilizzata per sostenere un’altra attivita che comunicheremo nei prossimi giorni, che potrà essere o acquisto di cibo per altre strutture in difficoltà oppure per una piccola campagna di sterilizzazione. Ci teniamo a sottolineare che finchè saremo fisicamente all’interno del canile comunale Muratella, garantiremo tutti i servizi, anche quelli non previsti dal bando e che saranno svolte in futuro con prestazioni di lavoro gratuito da altri soggetti. Come abbiamo sempre fatto da 15 anni a questa parte.

Il 4 Gennaio si è svolto un nuovo incontro che ha visto partecipare gli stessi protagonisti che erano presenti al tavolo del 30 dicembre.
L’assessore Pinuccia Montanari ha confermato l’indirizzo politico scelto da questa giunta: andare avanti con l’assegnazione del bando e far entrare il soggetto privato che gestirà il canile. Confermati quindi i circa 70 licenziamenti e confermata la miopia di questa amministrazione che non ha voluto ritirare un bando che non tutela il benessere animale. Come “salvaguardia occupazionale” sia la parte politica, sia la parte tecnica hanno parlato di progetti e attività che verranno costruiti e attivati nel corso dei mesi e che sarebbe la soluzione per riassorbire i lavoratori in esubero. Idee interessanti ma che prevedono un iter lungo e macchinoso che non sono affatto progetti per creare posti di lavoro.

Alla nostra domanda: chi pagherà questi progetti?, non è arrivata una risposta concreta. Come non è arrivata una risposta a tante altre domande che abbiamo fatto. Su questo punto abbiamo ribadito che il bando prevede attività di lavoro gratuito in sostituzione del lavoro salariato, come a dire : la possibilità di lavoro esiste, serve, ma gratis!

La parola è poi passata al nuovo gestore Rifugio Agro Aversano che in un momento di massima onestà e trasparenza ha finalmente ammesso che dovrà fare utili, essendo appunto un soggetto privato, un’associazione di impresa. Vediamo la definizione di utili: “In economia aziendale l’utile di un’impresa è definito come differenza tra ricavi e costi,
se tale differenza è positiva viene comunemente chiamato PROFITTO o surplus o avanzo in caso contrario si parla di differenza tra costi e ricavi viene definita perdita (o deficit) o disavanzo.“

E con questo rispondiamo anche al presidente della Commissione Ambiente Daniele Diaco, che insieme ad altri suoi colleghi e colleghe, si è rimangiato il 90% di quello che ci aveva detto nei mesi precedenti e che sostiene non ci sia differenza tra una onlus e un
soggetto privato. C’è la differenza, la vedrete nel tempo. Scontro in diretta stile “lei non sa chi sono io!”, tra il consigliere comunale M5S Pietro Calabrese e il Direttore del Dipartimento Pasquale Libero Pelusi. Scontro paradossale sul bando. L’esponente del M5S, nonostante faccia parte della Commissione Ambiente, non sapendo chi
avesse scritto il bando, ha criticato l’autore del testo. Pelusi ne ha rivendicato la paternità e mentre 70 lavoratori licenziati, senza prospettive, senza nulla attendevano risposte, i 2 rappresentanti delle istituzioni (tecnico e politico) hanno avviato un bel litigio
con tanto di “mi denunci allora”. Spettacolo degno di un film dei Vanzina. Spettacolo anche un po fuori tempo, visto che le osservazione fatte dal consigliere Calabrese, avrebbero avuto un senso 2,3 mesi fa. Non tardivamente e in modo un po ruffiano per accattivarsi qualche simpatia, il 4 gennaio a cose fatte. Siamo tutti in grado di farla cosi semplice, non serve essere un politico o un rappresentante dei cittadini.

Ma il momento forse più vergognoso, che indica una sorta di linea di sangue che lega TUTTE le amministrazioni, siano esse del PD, Forza Italia o M5S, è stata la trattiva istantanea, tipo polaroid, fatta da un sindacato con pezzi di questa amministrazione. Per spiegare questo passaggio è necessario raccontare un aspetto che in questi mesi non abbiamo mai reso pubblico, ma che a questo punto diventa fondamentale spiegare, per una questione di rispetto verso noi stessi e chi ci ha sostenuto. In questi 9 mesi
lunghi e terribilmente faticosi, la maggior parte dei lavoratori si è occupata degli animali, cani e gatti, presenti nel canile Muratella. Non solo continuando a lavorare regolarmente senza stipendio ma anche portando avanti una serie di attività legate alla campagna #IoMeNeOccupo. Un’altra parte di lavoratori, la minoranza, ha invece deciso di rendersi strumento di divisione tra lavoratori. Sono le persone che al tavolo del 4 gennaio hanno dichiarato che “garantiamo noi il benessere animale” anteponendo il loro interesse a quello di tutti, accreditandosi come lavoratori da scegliere alla faccia di criteri meritocratici e trasparenti. Prendiamo le distanze da quella esigua parte di lavoratori, che seppur in una posizione lecita, ha assunto nei nostri confronti un atteggiamento
inaccettabile e ingiustificabile, avallando la trattativa al ribasso che gioca con la vita di persone ed animali. Atteggiamento che chiude questa storia nel peggior modo possibile, con la guerra tra poveri, aizzata e scatenata da Roma Capitale, dai suoi dirigenti in collaborazione con il sindacato CGIL. Da sempre questi tre soggetti non hanno avuto nessun interesse a ristabilire un piano di legittimità complessiva di tutti i lavoratori. Se dalla politica è possibile aspettarsi questi comportamenti che servono a giustificare le proprie scelte, è invece intollerabile che un sindacato come la CGIL assuma questa posizione. In 9 mesi questo sindacato non ha mai dato il suo sostegno pratico alla lotta, non ha mai avuto una posizione chiara sul bando che da mesi sappiamo avrebbe portato all’allontanamento di decine di lavoratori, si chiude dietro al “meglio che niente”, ha sempre lavorato per dividere i lavoratori e per arrivare a questo punto. Abbiamo subito aggressioni, minacce e intimidazioni, dov’era la CGIL? Sono stati scritti articoli pesantissimi sul nostro operato e sulla nostra integrità dov’era la CGIL? Aveva annunciato una cassa di resistenza per gli ex lavoratori per sostenere la nostra lotta dov’è la solidarietà? Ci rendiamo conto di raccontare qualcosa che in altri luoghi e in altre situazioni avviene normalmente, ma mai avremmo pensato di trovarci di fronte a tutto questo, di doverci fare i conti sulla nostra pelle.

Questa nostra lettura della vicenda ha la sua concretizzazione in un episodio successo ieri al canile Muratella. Il rifugio agroaversano, vincitore del bando di gara ma non ancora di fatto il nuovo gestore ha portato un esiguo carico di cibo al canile. Lo ha fatto affermando che “Vista la situazione di emergenza in cui versa il canile Muratella di Roma, con poco cibo e cani al freddo, stamattina, per l’epifania, abbiamo deciso di consegnare a questi poveri animali: mangime, scatolette, coperte e lampade riscaldanti” ed inoltre aggiunge “abbiamo visto cani malnutriti e ciotole vuote quando siamo venuti due giorni fa” ed ancora “lo scarico è stato concordato con alcuni operatori”.

Ci sembra davvero curioso come il vincitore del bando faccia passare uno scarico di 50 sacchi come un regalo. ci sembra altrettanto curioso che si affermi di aver visto cani malnutriti dopo che due giorni fa l’assessore di Roma Capitale abbia affermato di aver visto nel canile un’eccellenza nella gestione, nel mantenimento e nell’ adozioni dei cani e dei gatti. Ma la cosa più inquietante, e che noi vorremmo sapere, è: con chi si è organizzato? A che titolo? Sappiamo per certo, perchè siamo in canile tutti i giorni, che nessun rappresentante di Roma Capitale era in canile ad attendere il furgone del Rifugio Agroaversano. Non vorremmo che alle nostre spalle si sia aperto un canale informale con alcuni soggetti, per cominciare ad organizzare le attività lavorative ancor prima di aver chiuso la trattativa nel tavolo tecnico con l’Amministrazione. Abbiamo chiesto un confronto pubblico per mesi e ci è stato negato. Non c’è mai stata l audizione pubblica in commissione ambiente che abbiamo richiesto da agosto. Roma Capitale ha istituito tavoli tecnici quando ormai era tardi, c’è un problema occupazionale non risolto, non sono chiari i criteri di assunzioni (per i pochi fortunati o sfortunati, dipende dai casi). Sottolineiamo ancora che non vorremmo che si siano aperti canali informali con cui si sta organizzando il lavoro ancor prima del passaggio. Sarebbe grave e crediamo anche un reato, se provato. Dov’è la trasparenza? dov’è l’onestà? dov’è la partecipazione? Elementi declinati e mai veramente applicati. Su questo episodio aspettiamo con urgenza un chiarimento dall’amministrazione. Non deve essere permesso a nessuno di prendere vantaggi in maniera informale sopratutto adesso.

Dividi et Impera, questa sembra essere oggi il motto di chi sta gestendo questa squallida trattativa, ma non cadiamo nel tranello. Ribadiamo il concetto per cui tutti i lavoratori devono essere tutelati, dal primo all’ultimo. 6 mesi di ritardo dell’amministrazione non possono e non devono essere pagati dai lavoratori e dalle lavoratrici. Staremo in tutti i tavoli da qui alla fine di questa triste vicenda. Staremo in Canile a difendere la nostra dignità e la nostra professionalità. Questa volta per chiudere useremo uno slogan tanto caro al movimento 5 stelle

Nessun* deve rimanere indietro.

Ex Lavorat* Canile Muratella

STATO ATTUALE
Fonte pagina FB ufficiale di “Io Me Ne Occupo”

6 GENNAIO 2017
– Anche oggi come da 15 anni ci occupiamo degli animali della città di Roma. Lo faremo fino alla fine. Perché l’unica lotta che si perde è quella che si abbandona.

Nota a margine condividiamo il video de La Repubblica per spiegare lo schifo che sta avvenendo alle nostre spalle, con la complicità di Roma Capitale e Sindacato confederale, un video in cui il nuovo gestore afferma che assumerà (se assumerà ) affidandosi all’intuito (o alla tessera sindacale? ). Ma per approfondimenti rimandiamo al comunicato che faremo uscire nella giornata di domani.

http://video.repubblica.it/edizione/roma/roma-arriva-il-nuovo-gestore-privato-dei-canili-comunali/264463/264831

 

Ex Lavorat* Canile Muratella

STATO ATTUALE
Fonte pagina FB ufficiale di “Io Me Ne Occupo”

IoMeNeOccupo ex lavoratori canile Muratella Roma

Per rimanere aggiornati

Pagina FB ufficiale

3 GENNAIO 2017
– Come molti sapranno il 30 Dicembre 2016 si è svolto un incontro presso il Dipartimento Ambiente. Incontro con oggetto il futuro dei Canili Comunali. Erano presenti, in rappresentanza dell’amministrazione il nuovo assessore alle politiche ambientali di Roma Capitale Pinuccia Montanari, il direttore del dipartimento ambiente Pasquale Pelusi e il direttore dell’UTBA Rosalba Matassa. Per i lavoratori erano invece presenti le sigle sindacali CGIL e USI e una folta rappresentanza di lavoratori e lavoratrici auto organizzati.
Avremmo potuto scrivere questo comunicato immediatamente dopo l’incontro di venerdi scorso, ma non l’abbiamo fatto perché avevamo il bisogno di metabolizzare gli esiti di questo incontro e riflettere su quanto accaduto. Abbiamo scelto di aspettare, ed ora a 3 giorni da questo incontro vogliamo dire la nostra, in maniera fredda, quasi cinica. Non vogliamo dare spazio ad interpretazioni, vogliamo arrivare dritti al punto.
l Canili Comunali Muratella ed Ex-Cinodromo saranno PRIVATIZZATI.
Il 20 Dicembre 2016 il Dipartimento Ambiente ha prodotto la Determina Dirigenziale 891 con la quale assegna in via definitiva i canili comunali all’Associazione di Impresa Rifugio Agro Aversano. Questo è il primo dato che esce dall’incontro di venerdi scorso.
Nella “disattenzione” generale che solitamente accompagna i giorni di festività natalizia, l’amministrazione cala la carta definitiva della privatizzazione di un servizio pubblico, realizzando (secondo loro) un poker stile super mega torneo mondiale a Las Vegas, mentre è un clamoroso passo indietro (secondo noi) rispetto a tutto ciò che riguarda la tutela del benessere animale e la tutela occupazionale.
Il secondo dato che emerge è la mancata tutela dei lavoratori e delle lavoratrici. Il vincitore del bando ha detto a chiare lettere che porterà suo personale per la gestione dei canili e potrà riassorbire al massimo 20 dei 93 lavoratori licenziati il 30 aprile del 2016.
Il terzo elemento sono il pagamento degli stipendi relativo al periodo 1 gennaio 30 aprile 2016 e mai saldati. In questo caso c’è da essere contenti a metà, poiché l’amministrazione pagherà la metà del dovuto al vecchio gestore e non sappiamo se sarà in grado di saldare tutto ciò che spetta ai lavoratori.
Insomma invece di prendere 100, (forse) prenderemo 50. Eppure tutti a scrivere frasi come: “sbloccati gli stipendi”, “garantiti gli stipendi” o “passi avanti”.
Evidentemente la filosofia è quella dell’accontentarsi. Un po la logica evergreen del “meglio questo che niente”.
L’ultimo aspetto riguarda il periodo che va dal 1 Maggio ad oggi. Un arco di tempo in cui Roma Capitale ci ha abbandonato e sfruttato. Un periodo di tempo nel quale abbiamo costruito con il sostegno di migliaia di cittadini la campagna #IoMeNeOccupo, che non è soltanto una raccolta fondi, ma un nuovo modo di intendere i servizi pubblici in maniera partecipata e dal basso. Anche su questo aspetto l’amministrazione per voce del direttore del dipartimento ambiente continua a considerarci occupanti e abusivi.
Nonostante il canile sia un luogo aperto, nonostante da 9 mesi ci occupiamo dei cani e gatti presenti nella struttura e attraverso le donazioni dei cittadini (solo grazie a quelle) riusciamo a comprare e pagare cibo, medicine, materiale sanitario, ricoveri e visite specialistiche. Ma siamo comunque occupanti.
Come le repliche di un numero di bassa comicità dove dal fiore sull’occhiello della giacca esce l’acqua e si scivola su bucce di banana. Alla quarta volta, non si ride più perchè le battute sono sempre le stesse.
Durante l’incontro del 30 alla notizia dell’assegnazione definitiva del bando che copre il periodo 1/1/2017 – 31/12/2017, ma per motivi tecnici l’insediamento del privato non avverrà prima di qualche giorno (data indefinita), abbiamo quindi chiesto, uscendo noi, chi sarebbe venuto ad occuparsi degli animali e della struttura il 1° Gennaio: se ci fosse la possibilità di inserire in questo testo il rumore o il suono associato alla balle di fieno che rotolano nel del deserto del New Mexico, sarebbe stato molto più semplice spiegare i secondi di assenza, panico, vuoto e non pervenuto che hanno caratterizzato i rappresentanti dell’amministrazione seduti a quel tavolo.
Alla fine il Dott. Pelusi comunicava che sarebbe venuto Agro Aversano il 1° Gennaio.
Ovviamente, come da copione, non si è presentato nessuno.

E da qui deriva un interessante considerazione: si continua a sfruttare le lavoratrici e i lavoratori puntando sul profondo senso di responsabilità e professionalità che manca, in modo sempre più evidente, a questa amministrazione.
Questa amministrazione che predica la partecipazione dal basso e “uno vale uno”, razzola male, malissimo. Ma questo si era ampiamente capito.
Questo è quanto emerge dall’incontro di venerdi scorso. Un quadro desolante in cui, al momento, non sembrano esserci margini di trattativa, se non per progetti futuri sui quali però abbiamo scelto di non soffermarci perché sembrano quasi voler distogliere l’attenzione sui problemi attuali.
Il 4 Gennaio è stato convocato un nuovo incontro presso il Dipartimento Ambiente.
Non abbiamo intenzione di restare a guardare l’esito di questa bruttissima storia.
E’ la sconfitta della Politica che cede il passo ai tecnici e alla non assunzione di responsabilità.
Ribadiamo con forza che il tavolo del 30 dicembre andava fatto 5,6 mesi fa.
Ribadiamo che siamo parte attiva di tutta questa situazione e non lasceremo indietro nessun cane e nessun gatto.

Metteremo in campo ogni azione possibile. Per resistere un minuto più di loro.
Ex Lavorat* Canile Muratella